Rubbish Dump

Rubbish Dump
150x340 cm - 4pz -150x85cm - mixed media on canvas (2021)
El Dorado
70x180 cm - mixed media on canvas (2020)
The Temple
70x180 cm - mixed media on canvas (2020)
The Way
90x180 cm - mixed media on canvas (2020)

Spirit Of The Nature
90x180cm - mixed media on canvas (2024)

Rubbish Dump trasforma l’horror vacui in energia generativa. Le tele si presentano come campi magnetici saturi di immagini, segni e simboli, in cui frammenti della cultura di massa, avatar cangianti e metropoli notturne si mescolano a quinte teatrali e interni lussuosi. È un paesaggio caotico, un magma pulsante che inizialmente destabilizza lo sguardo, ma che poco a poco rivela i suoi soggetti: archetipi di un’umanità futura e specchio delle ossessioni senza tempo della società – sesso, potere, consumo.

In queste opere, la discarica non è semplice accumulo di rovine: diventa reliquiario e palinsesto visivo. Lo scarto si trasforma in memoria, i frammenti in una nuova geologia dell’immagine. Ne emerge non una denuncia, ma una visione mitica della rovina, un’epifania che restituisce senso al caos.

Neon, onomatopee pop, trasparenze quasi olografiche e segni infantili si intrecciano con figure enigmatiche, rivelando segreti e pensieri interiori come in un vaso di Pandora. La tela diventa così il luogo in cui l’inconscio individuale e quello collettivo emergono insieme, senza gerarchie di senso, in una narrazione multipla e stratificata.

Rubbish Dump è un’archeologia dell’immaginario: un’opera che invita lo spettatore a perdersi nei dettagli, a riconoscere storie possibili dentro i resti, a scoprire la bellezza nascosta nel disordine. È un rito di catarsi e di guarigione, in cui la discarica contemporanea si trasfigura in spazio poetico e il peccato che resta visibile è soltanto uno: l’innocenza perduta.